di Lorenzo Parolin[L8/288]
Siamo scivolati con spensieratezza e voluttà dentro una buca profonda, ed ora ci troviamo in piena crisi. Come uscirne? 1°- Capire che siamo in difficoltà. 2°- Capire che ci siamo lasciati scivolare in basso. 3°- Decidere di voler uscire. 4°- Rafforzarci per l’arrampicata. 5°- Non cedere allo sconforto dopo le prime cadute. 6°- Prepararsi alle cannonate di chi non vuole che usciamo dalla buca. Lì dentro, gli facciamo troppo comodo. Finché le masse si lasciano decerebrare in cambio di poche cianfrusaglie, finché collaborano alla propria castrazione e danno il consenso alla propria mungitura, i profittatori ammiccano sornioni, ma se esse tentano di sottrarsi alla manipolazione, allora la loro frusta schiocca e scortica la pelle.
Da ragazzo andavo con mio padre, di sera, dopo i temporali estivi, a raccogliere lumache (chiocciole) lungo le siepi. Lui portava il secchio e io avevo il compito di far ricadere all’interno, usando un bastoncino, quelle che tentavano di scavalcare il bordo del vaso. Le lumache, alla fine, finivano in pentola. E noi, popolo ottuso e pigro, che fine faremo nelle mani dei forti oppressori? Non sarà il caso di aumentare la mobilità e di mettere le ali ?
[rif. www.lorenzoparolin.it L8/288]